Ciondoli fatti a mano in Oro con pietre dure, semi preziose e minerali. Pezzi Unici.
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Il gioiello, per rappresentare il proprio significato, sfrutta la teatralità del Barocco come stile ricco di molteplici dettagli.
Chiaramente ispirato alla celebre fontana di Trevi di Roma, al centro del medaglione vi è l’uomo che traccia l’infinito percorso dell’arte, con un’altra chiave di lettura può essere identificato anche come Dio che guida la mano dell’uomo in tale tracciato.
L’uomo ha tuttavia bisogno dei quattro elementi offerti dalla natura per concretizzare le proprie opere, ecco quindi la rappresentazione del fuoco posto in alto, alimentato dall’aria generata dai vortici, poi c’è l’acqua che attraverso una cascata ricade verso il basso bagnando le piante generate dall’elemento terra, piante che producono l’ossigeno necessario alla vita.
Le scale poste ai fianchi, che rievocano un’altra opera barocca della città eterna, ovvero la celebre scalinata di Piazza di Spagna a Trinità dei Monti, rappresentano il percorso;
è quello dell’uomo che realizza l’opera d’arte salendo professionalmente un gradino alla volta, così come accade nelle tappe della vita stessa….
Incontenibile come l’acqua, come la furia del Nettuno, divinità del mondo talassico che scatena talvolta la sua irruenza.
L’acquamarina grezza ricorda la forma di un iceberg, la divinità mitologica pare affacciarsi dalla parete di ghiaccio destinata ad un rapido dissolvimento, dovuto al cambiamento climatico in corso, un inesorabile innalzamento dei mari guidato idealmente dal Nettuno che sovrasta e punisce il genere umano.
SCHEDA TECNICA:
Ciondolo in oro bianco 18 kt con acquamarina grezza e diamanti.
E’ un omaggio a Borromini, alla città di Roma che ha reso celebre le sue opere e a Minerva, dea protettrice delle arti.
Seguendo lo stile borrominiano, basato sull’utilizzo di materiali poveri impreziositi dalla manualità dell’uomo, sulla ricchezza di dettagli e il continuo cambio di volumi, si è sviluppata l’idea di questo monile, ecco perché l’utilizzo della terracotta, dei marmi, gli smalti e vari metalli.
In un solo gioiello, convivono il mio lavoro di orefice, quello del ceramografo, del mosaicista, dell’incisore e della smaltatrice.
Proprio come un architetto che per concretizzare il proprio progetto coordina varie maestranze, si è creato in questo caso, grazie all’utilizzo di metalli preziosi quali oro e argento, uno specchio della città eterna così come appare ancora oggi ai nostri occhi, tra rovine antiche e architetture barocche.
Linee concave e convesse, ispirate alla facciata della chiesa di S. Carlo alle quattro fontane, sono riproposte esattamente quattro volte e creano il perimetro del medaglione.
La stessa chiesa, in miniatura e semplificata, è presente lungo i quattro lati esterni del gioiello (il quattro, numero ricorrente, come le quattro fontane vicine alla chiesa)
La facciata esterna della piccola chiesa in oro, posta su due livelli, si alterna a colonne romane che poggiano su piccoli micromosaici in marmi policromi e a elementi in oro giallo incisi e smaltati a fuoco, il tutto è ornato da una delicata incisione che ripropone disegni riconducibili a ornamenti del Barocco, giocando fra superfici lucide ed altre opacizzate da una sottile satinatura.
Le colonne come a rappresentare ciò che resta di un antico tempio dedicato a Minerva, la quale è rappresentata attraverso una terracotta dipinta con tecniche degli antichi vasi etruschi, greci e romani.
È come vedere una sovrapposizione dell’architettura barocca sulle rovine antiche, forse l’esempio più famoso è la celebre piazza Navona ricalcata sullo stadio di Domiziano.
Sul retro del medaglione, grazie al materiale più moderno utilizzato oggi in gioielleria, il titanio, si è ricreata la cupola del Pantheon (esempio dell’eccellenza architettonica raggiunta in antichità), un connubio tra moderno e antico che si incontrano rappresentando, in questo caso, non un tempio di tutti gli dei ma un tempio celebrativo di varie arti abbinate.
Attraverso l’oculus della cupola è visibile il mio logo in oro giallo, con sfondo in smalto blu notte, proprio come se si vedesse nel cielo.
In ultimo, come omaggio inusuale a tutti gli artigiani che hanno contribuito attraverso la propria arte alla realizzazione del gioiello, ho voluto che venissero incisi, insieme al mio, i loro nomi; un viaggio collettivo per un gioiello che spero possa attraversare il tempo.
Non esiste opera senza il cuore, la mente e le mani di una o più persone che svolgono il proprio lavoro con estrema passione.
Il gioiello “Le rose del cuore” è un ciondolo tributo al risveglio della natura.
Nell’azzurro intenso del prezioso minerale riecheggia l’incantesimo del mare che fa da sfondo al raffinato al bouquet double face in bassorilievo. Le rose incise artigianalmente sono da una parte fitte, dall’altra diradate.
La contromaglia girevole in oro giallo e bianco, ripropone da un lato una calla, dall’altra un giglio.
Un cuore immenso come il mare, infinito come il cielo, ricolmo di rose, passione di un amore profondo.
Descrizione tecnica:
ciondolo double face in oro giallo e bianco 750/1000 con cuore in turchese.
Liberamente ispirato all’opera di Salvador Dali – Velocità massima della Madonna di Raffaello
Il gioiello è un chiaro esempio di stile surrealista, partendo dal concetto della velocità, esprime l’epoca attuale, cioè l’uomo vittima della frenesia con cui oggi avviene tutto.
L’avvento di internet ha velocizzato molti aspetti della vita quotidiana, ecco quindi l’ essere umano vittima della sua stessa creatura, costantemente intrappolato nella tecnologia moderna.
Il rettangolo in argento brunito, posto in basso a sinistra, rappresenta infatti un telefonino, moderno strumento dell’epoca in cui viviamo; l’uomo ha costantemente lo sguardo rivolto su di esso, restando imbrigliato in una rete che avvolge il suo pensiero, che cerca di omologare tutti senza lasciare la possibilità di pensare col proprio intelletto, soffocandolo, smembrandolo, una rete ( proprio come quella internet) che viaggia molto velocemente come un fulmine.
Il fulmine in oro giallo, posto in alto, è il culmine di questa gabbia virtuale che frantuma la mente umana facendone uscire tutte le idee (rappresentate dai colori delle pietre preziose poste a sinistra).
Un gioiello che celebra l’amore, quello grande, profondo, che unisce due persone dalle piccole cose; basta una sola goccia del tuo amore nel mio cuore per dare vita ad un amore immenso, questo il messaggio che esprime…
Il pendente, realizzato in oro bianco con pavè di diamanti e tormalina a goccia, è composto da un delicato intreccio di dettagli in oro lucido ed altri impreziositi da piccoli brillantini, il design nasce dalla leggerezza dettata dallo stile Liberty, linee morbide e curve che sono parte integrante del gioiello stesso.
E’ il primo di una piccola serie di pezzi che avranno lo stesso significato ma che saranno realizzati in stili diversi, così come piace fare al poliedrico orafo Ivan Barbato.
Il dettaglio costante in tutta la collezione sarà una pietra preziosa con taglio a goccia che verrà di volta in volta inclusa all’interno di un cuore, la goccia d’amore…
Scheda tecnica:
Ciondolo in oro bianco 18 kt con brillanti e tormalina.
Protagonista assoluta in questo monile è la donna, figura umana posta al centro della creazione.
Lei stessa , in una raffigurazione più diretta e meno stilizzata, è parte integrante dell’albero che identifica la vita, le sue gambe si innestano in un robusto tronco e le sue braccia si snodano in rami rigogliosi, sulla sua pancia vi è incastonato il piccolo diamante, la preziosa vita che si genera, che nascerà… Adatto non solo come gioiello da regalare in occasione di una nuova nascita ma anche da regalare alla propria madre, alla propria nonna, come simbolo di quello stretto legame genetico e familiare che nessuno potrà mai scalfire…
Scheda tecnica: Ciondolo in oro bianco 9kt con diamante
Un equilibrio tra diversi temi tradotto in un gioiello unico, la seconda vita, il riutilizzo, passato e futuro che si incontrano, tradizione e tecnologia moderna. L’ idea nasce proprio dal voler unire un simbolo del futuro, identificato dalla mano, con qualcosa del passato. La mano rappresenta idealmente il metaverso, mentre osserviamo virtualmente abbiamo la percezione di toccare ciò che vediamo. L’ ammonite posta al centro del pendente rappresenta la seconda vita e il riutilizzo, un fossile di un animale preistorico che trova nuova vita in un gioiello dove materia , tecnica e simboli convivono in perfetta armonia. L’ammonite sembra avere quasi sembianza di un orologio che scandisce il tempo, il passaggio… Sul retro del ciondolo è rappresentata l’antica divinità del Giano Bifronte, simbolo del passaggio e di ogni nuovo inizio, con un volto rivolto al passato e l’altro che guarda il futuro; sembra uscire da una grotta, da un tempo arcaico, venature in oro giallo sovrapposte a quarzo fumé hanno sembianze di stalattiti o meglio di filoni auriferi, così come nasce la materia preziosa per poi essere plasmata proprio dalla mano dell’uomo.